mercoledì 26 maggio 2010

POESIA DEDICATA A MIA MADRE

SUPPLICA A MIA MADRE

E’ difficile dire con parole di figlio
ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.
Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.
Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere:
è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.
Sei insostituibile. Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.
E non voglio esser solo. Ho un’infinita fame
d’amore, dell’amore di corpi senza anima.
Perché l’anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:
ho passato l’infanzia schiavo di questo senso
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.
Era l’unico modo per sentire la vita,
l’unica tinta, l’unica forma: ora è finita.
Sopravviviamo: ed è la confusione
di una vita rinata fuori dalla ragione.
Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…

Pier Paolo Pasolini

1 commento:

Anonimo ha detto...

Pasolini...autore sublime e poco compreso.
Io l'ho amato da sempre per la sua sensibilità, per la sua chiaroveggenza,per la sua visione del mondo ma molti lo hanno solo considerato un "frocio" e questo dimostra quanto, noi uomini, siamo sempre pronti a giudicare gli altri ma siamo sempre ben disposti a giustificare noi stessi: Diciamo sempre: la colpa è sua...io ho fatto il possibile...io non sono capita...ma quando ci soffermeremo ad osservare noi stessi attraverso gli occhi dell'altro?